A Natale prosecco, panettone e pandoro sono must non solo per noi italiani ma anche per chi, all’estero, intende consumare un pasto delle festività di qualità.
I consumi
Nel nostro Paese, in particolare, i consumi legati alle festività cresceranno del +2,5% rispetto al 2017 (previsioni Codacons), a quota 10,2 miliardi di euro. Tra le spese in crescita troviamo proprio la spesa alimentare e in particolare per prodotti tipici e da ricorrenza. L’Unione Nazionale Consumatori stima che la crescita per la spesa alimentare toccherà il 19,8% e riguarderà sia l’aumento di spesa che si registra per i pranzi e cene delle feste, sia i regali a base di cibo.
Tale trend si riflette anche sui regali. Stando alla ricerca Coldiretti/IXE, il 24% degli italiani ha scelto di regalare per le festività di fine anno vini, spumanti o prodotti alimentari tipici.
Tra gli alimenti più consumati spiccano, sicuramente, prosecco, panettone e pandoro.
Prosecco, panettone e pandoro: come riconoscere quelli italiani.
Il prosecco
Il prosecco italiano certamente non può mancare sulle nostre tavole. A guidare la scelta, oltre allo spirito patriottico non può che figurare l’indiscutibile qualità di tale prodotto.
Ecco, allora, alcuni consigli per riconoscere un prosecco italiano.
- Leggere il retro dell’etichetta. Dev’essere riportato sia il produttore che il distributore (nel caso in cui divergano). È semplice, da lì, cercare informazioni (anche online);
- sul retro dell’etichetta (in alcuni casi anche sul fronte) è possibile trovare l’indicazione “Product of Italy” o “Prodotto in Italia”;
- sul collarino troviamo il contrassegno di stato e, in alcuni casi, il Data Matrix (un codice scannerizzabile tramite smartphone).
Prosecco, c’è il falso “made in Italy”
Usare queste precauzioni è molto importante. Basti considerare che, negli scorsi giorni, l’Ispettorato centrale repressione frodi (Icqrf) del Ministero delle Politiche agricole, alimentari, forestali e del turismo, ha bloccato la commercializzazione di migliaia di bottiglie di vino bulgaro etichettato come “Prosecco-Franciacorta”.
Nessuna novità se si considera che, in totale, durante la campagna di controlli per la vendemmia 2018, sono state effettuate 871 ispezioni che hanno consentito di individuare 178 irregolarità e di denunciare 14 titoalri di aziende sanzionandone ulteriori 162.
I Carabinieri dei NAS, inoltre, nel medesimo contesto operativo, hanno rintracciato circa 5 milioni di litri di vino irregolare e denunciato 14 titolari di aziende bloccando in totale 4.500 bottiglie di vino confezionate.
Tra le irregolarità più frequenti figurano la detenzione di vino privo di tracciabilità e la mancanza delle registrazioni inerenti le movimentazioni dei prodotti vitivinicoli.
Il prosecco, però, non è l’unico alimento immancabile sulle nostre tavole. Non c’è natale senza panettone e pandoro che, peraltro, stanno diventando sempre meno stagionali.
Il panettone
L’impasto del panettone deve contenere, per legge, i seguenti ingredienti: farina di frumento; zucchero; uova di gallina di categoria ”A” o tuorlo d’uovo, o entrambi, in quantità tali da garantire non meno del 4% in tuorlo; materia grassa butirrica, in quantità non inferiore al 16%; uvetta e scorze di agrumi canditi, in quantità non inferiore al 20%; lievito naturale costituito da pasta acida; sale.

Il produttore può aggiungere anche i seguenti ingredienti: latte e derivati; miele; malto; burro di cacao; zuccheri; lievito fino al limite dell’1%; aromi naturali e naturali identici; emulsionanti; acido sorbico; sorbato di potassio.
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Il pandoro
L’impasto del pandoro deve contenere i seguenti ingredienti: farina di frumento; zucchero; uova di gallina di categoria “A” o tuorlo d’uovo, o entrambi, in quantità tali da garantire non meno del 4% in tuorlo; materia grassa butirrica, in quantità non inferiore al 20%; lievito naturale costituito da pasta acida; aromi di vaniglia o vanillina; sale.
Anche in questi casi in etichetta è possibile rinvenire indicazioni circa l’origine e lo stabilimento di produzione.
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