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NGT: al via la consultazione sulle nuove tecniche genomiche

La Commissione Europea ha avviato la consultazione relativa alle NGT, New Genomic Techniques.

Si tratta, come noto, di un tema particolarmente delicato, specie nel nostro Paese. Anni fa affrontai la questione durante un convegno a Trani. In effetti, da allora, molto si è mosso ma pochissimo è cambiato, come anche evidenziato in un capitolo del mio libro. Mi pare, quindi, opportuno un breve riassunto delle puntate precedenti, partendo proprio dalla definizione.

Cosa sono le NGT – nuove tecniche genomiche

Le NGT e i prodotti derivati si sono sviluppati rapidamente negli ultimi due decenni in molte parti del mondo. E’ indiscutibile che nell’UE vi sia un notevole interesse per la ricerca sulle nuove tecniche genomiche ma, in assenza di una specifica regolamentazione, al momento la materia è maggiormente trattata in Paesi Extra-UE con un conseguente vantaggio competitivo.

Ma andiamo per gradi.

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Le nuove tecniche genomiche sono in grado di modificare il materiale genetico di organismi che potrebbero essere impiegati anche per scopi alimentari. Lo studio pubblicato dalla Commissione europea nell’aprile 2021, in particolare, le definisce come

techniques that are capable of altering the genetic material of an organism and that have emerged or have been developed since 2001, when the current legislation on genetically modified organisms (GMOs) was adopted.

La sentenza del 2018 sulle NGT

Nel 2018 la Corte di Giustizia aveva stabilito la riconducibilità alla direttiva degli OGM anche degli organismi ottenuti mediante tecniche di mutagenesi – le NGT, appunto – nonostante queste non fossero menzionate nella disciplina sugli OGM. La direttiva n. 18 del 2001, infatti, fornisce una definizione degli organismi geneticamente modificati e una lista di tecniche che, ovviamente, fanno riferimento alle conoscenze disponibili nel 2001. Da quel momento, però, le biotecnologie hanno compiuto grandi progressi. Punto di arrivo sono proprio le nuove tecniche genomiche che, non trovando specifica regolamentazione, hanno generato la difficoltà ermeneutica poi risolta dalla Corte di Giustizia nel caso C-528/16.

Perché la consultazione sulle nuove tecniche genomiche

La Commissione ha avviato nel 2019, su richiesta del Consiglio europeo, un percorso volto a regolare la produzione e commercializzazione di piante prodotte mediante mutagenesi mirata e cisgenesi e di alimenti e mangimi da esse ottenuti. L’azione politica della Commissione, dunque, è finalizzata a costruire un’adeguata supervisione normativa per i prodotti di cui si discute. Sull’attuale fase di consultazione il sito istituzionale evidenzia quanto segue.

L’iniziativa è volta a fornire un’adeguata sorveglianza regolamentare per i prodotti vegetali interessati, per garantire un elevato livello di protezione della salute umana e animale come pure dell’ambiente, e permettere l’innovazione e il contributo delle piante ottenute mediante nuove tecniche genomiche sicure agli obiettivi del Green Deal europeo e della strategia “Dal produttore al consumatore”. La presente consultazione pubblica è un’importante fonte di informazioni per l’iniziativa della Commissione. L’obiettivo è raccogliere i pareri dei cittadini e dei portatori di interessi sul funzionamento dell’attuale legislazione in materia di OGM relativamente alle piante prodotte mediante mutagenesi mirata e cisgenesi e agli alimenti e i mangimi da esse ottenuti, ossia nell’ambito dell’attuale legislazione in materia di OGM, e sulle possibili opzioni per un nuovo quadro.

E’ una questione etica?

E’ chiaro che una delle questioni, in questo caso, è etica. In effetti, alcuni stati membri hanno più volte evidenziato le proprie perplessità. Queste riguardano le possibili conseguenze sulla salute umana e sulla della gestione della proprietà intellettuale e dei brevetti. Ulteriori preoccupazioni riguardano il benessere degli animali e l’impatto della biologia sintetica e dei gene drive sulla biodiversità.

Da queste perplessità muove la consultazione pubblica che, al momento, vede grande protagonista la Germania e, a seguire, Italia, Francia e Spagna. 

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