La Costituzione italiana ora contempla espressamente la tutela dell’ambiente e degli animali.
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Il disegno di legge costituzionale
Il disegno, di iniziativa della senatrice De Petris, è stato proposto nel 2018 con lo scopo di salvaguardare gli equilibri ecologici e di un uso sostenibile e razionale delle risorse. L’integrazione del testo costituzionale, peraltro, si innesta su un percorso già intrapreso con la riforma del Titolo V della Costituzione. Questa, infatti, nel disciplinare la ripartizione di competenze Stato-Regioni, aveva già esplicitamente fatto riferimento all’ambiente. La riforma approvata in data odierna, dunque, così modifica l’articolo 9 della Costituzione:
La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione. Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali
L’approvazione e la tutela dell’ambiente e degli animali
La Camera dei Deputati ha approvato in quarta lettura, con ampia maggioranza, il disegno di legge menzionato. L’iter rafforzato che, come noto, è richiesto per le modifiche costituzionali, si è dunque concluso ed è durato otto mesi. Durante tutte le votazioni, quattro per la precisione, il Parlamento ha espresso il proprio parere favorevole con una maggioranza qualificata dei due terzi dei votanti.
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Ulteriore modifica riguarda l’art. 41 Cost, il quale ora così recita:
L’iniziativa economica privata è libera. Non può svolgersi in contrasto con l’utilità sociale o in modo da recare danno alla sicurezza, alla libertà, alla dignità umana, alla salute, all’ambiente. La legge determina i programmi e i controlli opportuni perché l’attività economica pubblica e privata possa essere indirizzata e coordinata a fini sociali e ambientali