Il marchio nel settore alimentare rappresenta non solo l’identità e l’origine del prodotto ma, in molti casi, anche una garanzia di qualità. Proprio per questo motivo, però, è opportuno analizzare con cura questo specifico aspetto evitando contrapposizioni con altri segni distintivi.
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La tutela del marchio nel settore alimentare
Come negli altri settori, il marchio nel settore alimentare necessita di registrazione per godere di una tutela completa e diminuire il rischio di problematiche future. La registrazione può essere di tre tipi: nazionale, europea e internazionale. La scelta della tipologia di registrazione spetta all’imprenditore sulla base non solo dell’attuale territorio di commercializzazione ma anche delle prospettive future.
Se, infatti, il piano commerciale dell’azienda prevede di esportare sul territorio europeo sarà bene assicurarsi, sin da subito, una tutela del marchio adeguata.
La ricerca di anteriorità e il monitoraggio
Passaggio fondamentale per ridurre il rischio di opposizione alla registrazione del marchio è la ricerca di anteriorità. Si tratta di una ricerca da condurre analizzando i marchi registrati non solo in Italia ma anche in Europa e fuori dai confini europei.
Occorre prendere in considerazione ogni ipotesi di contrasto. In particolare, bisogna utilizzare varie chiavi di ricerca senza limitarsi alla esatta riproduzione del marchio. E’ bene tener conto di ogni dicitura possa indurre in errore il consumatore. Il pericolo di insuccesso della registrazione, infatti, specie per marchi di “fantasia” risiede proprio in possibili marchi che, in qualche modo, inducono in errore il consumatore pur non essendo esattamente identici a quello per cui si procede.
Dopo la registrazione, inoltre, è essenziale monitorare le nuove registrazioni al fine di individuare eventuali contrasti e opporsi tempestivamente.
La registrazione italiana
Nel nostro paese la registrazione dei marchi, anche nel settore alimentare, avviene tramite UIBM, l’ufficio italiano brevetti e marchi. Le procedure possono essere differenti ma, anche tramite rappresentante, è possibile procedere ad una registrazione online. La registrazione può chiedere fino a 16-18 mesi.
La registrazione europea
Seconda opzione per registrare un marchio è quella europea. Va effettuata presso l’EUIPO e richiede almeno 4-5 mesi.
La registrazione internazionale
La registrazione internazionale, tendenzialmente, dovrebbe seguire i singoli canali dei paesi di interesse. Tramite la WIPO, però, è possibile procedere tramite un singolo portale grazie alla convenzione di Madrid. Peculiarità di questo modello, tuttavia, è la necessità di una registrazione nazionale o europea già esistente.
La peculiarità del marchio nel settore alimentare
Il settore alimentare, come più volte ripetuto, rappresenta una peculiarità. L’importanza di questo per la salute dell’uomo, infatti, ha spesso indotto il legislatore a prevedere norme particolarmente stringenti. Questo vale anche con riferimento alla registrazione del marchio nel settore alimentare. Basti vedere il rapporto tra marchi e denominazioni protette. E’, quindi, necessaria, per la registrazione nel settore, porre particolare attenzione in fase di analisi normativa e della compliance.