sicurezza alimentare

Giornata Mondiale dell’Alimentazione, cosa puoi fare?

Il tema scelto dalla Fao (Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura) per l’edizione 2018 della Giornata mondiale dell’alimentazione è: “Le nostre azioni sono il nostro futuro. Un mondo a Fame Zero entro il 2030 è possibile”.

La FAO e la Giornata Mondiale dell’Alimentazione

La Giornata Mondiale dell’Alimentazione è stata Istituita nel novembre del 1979 durante i lavori della ventesima conferenza generale della Fao. Oggi, dunque, la giornata si celebra il 16 ottobre per ricordare il giorno della fondazione della FAO. Obiettivo dell’organizzazione, infatti, è quello di sensibilizzare le persone su problemi legati alla sicurezza alimentare e alla povertà, alla fame e alla malnutrizione e alla necessità di agire per superarle.

In Italia

In italia sono 2,7 milioni le persone che sono state costrette, nell’ultimo anno, a chiedere aiuto per mangiare.
Tra le categorie coinvolte, secondo le stime Coldiretti, vi sono 455mila bambini di età inferiore ai 15 anni. Inoltre, ad essere colpiti, sono circa 200mila anziani sopra i 65 anni e quasi 100mila senza fissa dimora.

Nel Mondo

In tutto il mondo circa 124 milioni di persone soffrono di fame acuta, 151 milioni di bambini subiscono arresto della crescita e 51 milioni il deperimento.Le regioni in maggiore difficoltà, però, sono l’Asia meridionale e l’Africa a Sud del Sahara. In Africa, a Sud del Sahara, si registra un tasso di denutrizione del 22%. A spiccare sono lo Zimbabwe (46,6%) e la Somalia (50,6%).

Il paradosso

giornata mondiale dell'alimentazione il paradosso

Basta un’analisi più dettagliata, però, per rendersi conto di quanto la situazione sia ancora più paradossale. Ben 1,9 miliardi di persone, oltre un quarto della popolazione mondiale, infatti, sono in sovrappeso. Si contano circa 672 milioni mentre 3,4 milioni di persone muoiono ogni anno per problemi derivanti dall’obesità. Gli sprechi domestici, secondo la Coldiretti, rappresentano ben il 54% del totale.  Sono, inoltre, superiori a quelli nella ristorazione (21%), nella distribuzione commerciale (15%), nell’agricoltura (8%) e nella trasformazione (2%) per un totale di oltre 16 miliardi che finiscono nel bidone in un anno.

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