I dazi USA, dopo il via libera della WTO, (fondata con il Trattato di Marrakech) impongono una profonda riflessione strategica e politica. Ma qual è il loro valore e quali sono le loro origini?
Si tratta di una tariffa del 25% che colpisce alcuni dei più importanti prodotti del made in Italy e europei. A titolo esemplificativo, si possono citare parmigiano reggiano, pecorino romano, prosciutto, provolone, i vini francesi, l’Emmental svizzero e la groviera.
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Dazi USA: il valore e le origini
Si tratta di una misura che, complessivamente, può raggiungere i 7,5 miliardi di dollari ma che ha un’origine ben precisa.
Si tratta, infatti, di uno degli atti conclusivi di quella che il Sole 24 Ore questa mattina definisce “faida dei cieli“: la guerra tra UE e USA sui sussidi a Airbus da un lato e Boeing dall’altro.
A maggio del 2018, infatti, il tribunale della WTO aveva ritenuto irregolare la concessione di sussidi a Airbus per la costruzione di alcuni dei suoi velivoli. A marzo del 2019, invece, la medesima censura è maturata con riferimento agli aiuti degli USA a Boeing.
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Cosa succederà
Adesso bisogna attendere il passaggio formale del Dispute Settlement Body della WTO, solo dopo questo passaggio Washington potrà imporre i dazi.
Dopo si attenderà la prima metà del 2020 per la risposta UE che, a sua volta, vuole imporre dazi su 12 miliardi di dollari di import dagli Usa. I beni da colpire sono elencati in una lista che vale circa 20 miliardi di dollari.