Le novità introdotte con il D.L. n.198/2021 hanno ampiamente modificato la disciplina del contratto di fornitura di alimenti e prodotti agroalimentari. Le nuove disposizioni non sono un semplice adattamento delle regole esistenti, ma rappresentano un radicale cambiamento per i contratti di fornitura di alimenti.
Dettagli sulle nuove disposizioni sul contratto di fornitura di alimenti
Le nuove disposizioni coinvolgeranno le vendite di prodotti agricoli e alimentari effettuate da fornitori in Italia, indipendentemente dal loro fatturato. Questo significa che ogni produttore agricolo, incluso chi vende prodotti di questo tipo, come organizzazioni di produttori, cooperative e associazioni, sarà interessato.
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Novità importanti nel contratto di fornitura di alimenti
Le nuove norme impongono che i contratti siano stipulati per iscritto prima della consegna dei prodotti. Questi dovranno contenere dettagli come la durata, la quantità e le caratteristiche del prodotto, il prezzo, e le modalità di consegna e pagamento. Tutti i contratti dovranno rispettare requisiti di trasparenza, correttezza, proporzionalità e reciproca corrispettività delle prestazioni.
Regolamenti sui termini di pagamento
Le nuove norme prevedono anche termini di pagamento specifici. Per i prodotti deperibili, il termine massimo sarà di 30 giorni, mentre per quelli non deperibili sarà di 60 giorni. Chiunque non rispetti questi termini dovrà affrontare interessi legali di mora e altre sanzioni.
Vietate le pratiche commerciali sleali
Diverse pratiche commerciali sleali verranno vietate, tra cui, ad esempio, l’annullamento degli ordini di prodotti deperibili con preavviso inferiore a 30 giorni e le modifiche unilaterali delle condizioni contrattuali.
Adattarsi alle nuove disposizioni sul contratto di fornitura di alimenti
È fondamentale che tutti i fornitori del settore agricolo e alimentare si preparino per queste modifiche. Tutti i contratti di fornitura di alimenti esistenti dovranno essere adeguati entro il 15 giugno 2022.
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